Fine ottobre, tempo di folklore e vino nuovo. Oggi vi portiamo con noi a Todi e dintorni per un Halloween alternativo, tra leggende, una manciata di dolci e qualche curiosità che forse non conosci sul famoso Grechetto!
Cominciamo il nostro Grand Tour in Piazza del Popolo, cuore pulsante della città vecchia con i palazzi nobiliari che si affacciano a creare una cornice suggestiva capace di raccontare secoli di storia. A dominare la piazza si trova il Duomo intitolato a Maria Santissima Annunziata e costruito tra il XII e il XIV secolo. Avvicinatevi alle pareti esterne, specialmente alle facciate laterali, e andate alla ricerca delle piccole decorazioni che la rendono unica e un po’ avvolta dal mistero: creature mostruose, mascheroni e animali misteriosi guideranno la vostra esplorazione.
Scendendo verso il Tempio della Consolazione potrete imbattervi in un altro “segreto” tuderte. Nella sacrestia della Chiesa è custodita da tempo quella che viene definita la “Costola del drago”, un gigantesco e antichissimo osso, risale agli anni 1457 – 1458, che si pensa appartenesse al feroce drago del Forello. Per anni minaccia agli abitanti della valle, si dice i fedeli avessero portato l’osso proprio a Santa Maria della Consolazione per offrirglielo e ringraziarla della protezione data nella battaglia contro il mostro.
Poco distante, nei pressi del Convento di Montesanto, fermatevi un attimo a riposare sotto al grande tiglio. Con i suoi quasi seicento anni, è uno degli alberi più antichi dell’Umbria forse piantato dal frate Bernardino da Siena in occasione della visita del Papa. Bernardino sin da subito fu un uomo molto duro nei confronti delle donne che accusava di essere streghe a servizio del demonio. Ebbe un ruolo di rilievo nel processo a Matteuccia di Francesco da Ripabianca, tra le prime vittime del rogo.
Se sentite un languorino non vi preoccupate...abbiamo la soluzione per voi!
A Todi anche la cucina contribuisce a creare un’atmosfera che difficilmente dimenticherete: dai profumi tipicamente autunnali come il tartufo, la zucca e l’olio nuovo, ai dolci della tradizione, che conservano oltre a un sapore inconfondibile anche storie e leggende.
Fave dei morti o Rocciata umbra, questo è il dilemma, cosa le rende così speciali? La semplicità degli ingredienti e la velocità di preparazione. Le Fave dei Morti vi conquisteranno a primo impatto con croccantezza per poi avvolgervi con il loro sentore di mandorla. Se invece preferite cimentarvi con una versione umbra dello strudel, vi consigliamo di assaggiare la Rocciata, un gustoso dolcetto di pasta arrotolata originario dei tempi dei longobardi.
Ultima tappa del nostro tour tra Halloween e Ognissanti è un bel calice di Grechetto, il vino tuderte per eccellenza dal sapore vellutato e retrogusto amarognolo. La particolarità del Grechetto, che lo lega molto bene a questo periodo dell’anno, è che ha una maturazione di circa 5 mesi a partire proprio dal 1° novembre dell’anno di vendemmia.
Dopo aver cercato in città le tracce di tradizioni e folklore, non possiamo che invitarvi a venirci a trovare per farvi scoprire Todi sotto tutta un’altra luce.