L’arte a Todi vive attraverso le storie degli artisti passati per le strade della cittadina e anche nelle numerose gallerie d’arte dove la storia e la tradizione si incontrano con le linee più contemporanee delle opere moderne.
Con una lunga e tranquilla passeggiata per le vie del centro di Todi si possono incontrare quasi tutte le gallerie d’arte che custodiscono dei veri e propri tesori nascosti della città. In alternativa si può prendere la macchina o affidarsi al pullman per raggiungere i due luoghi più lontani o evitare le salite da cui si può godere di una meravigliosa vista sul verde intorno.
Seguendo le mura medioevali lungo il piazzale del Viale Abdon Menecali si scorge la sagoma della Torre Caetani, costruita nel 1244 in prossimità delle case di proprietà dell’antica Fabbrica della Consolazione, usate sia per il ricovero dei pellegrini, sia come botteghe in affitto in occasione delle fiere.
Qui nel 2018 nasce la galleria d’arte Tower Gallery, il cui proprietario, Diego Costantini, è un sapiente osservatore e collezionista. Raccoglie, dagli angoli più remoti della scena internazionale, opere che vanno dal Medioevo al XXI secolo, promuovendo con accurata attenzione importanti progetti contemporanei di artisti emergenti.
Così il visitatore si troverà di fronte opere provenienti da ogni luogo ed ogni epoca, con artisti universalmente riconosciuti del calibro di Andrea Pisano, Benedetto Buglioni, Antonio Canova, Leoncillo Leonardi e molti altri.
Anche se la galleria è visitabile solo su appuntamento, vale davvero la pena cogliere lo spirito eclettico e di modernità di questa torre, pari a quello di un grattacielo di Manhattan, secondo Costantini.
Proseguendo questo tour tra le opere d’arte più diverse, si può scegliere se percorrere a piedi Viale della Vittoria, con una dolce salita e una vista panoramica o saltare sul pulmino che porta a piazza Jacopone e, senza ulteriore indugio, scendere verso via del Forno 4 dove attende, dietro il suo importante portale bugnato, la Ab Ovo gallery.
Questo è uno spazio espositivo concepito come una finestra sul variegato mondo delle arti applicate contemporanee, l’esibizione del tradizionale lavoro manuale che si spinge oltre i confini esprimendo nuove idee ed esplorando nuovi metodi.
In uno spazio che ne esalti le caratteristiche sono esposti oggetti d’arte e di design provenienti da artisti nazionali e internazionali, piccole o grandi gemme che sottolineano la dignità artistica dell’handmade.
La sede della galleria è stata uno dei forni più conosciuti della città e oggi ritorna sul concetto del lavoro manuale e dell’artigianato artistico rinnovandone il significato. La scelta del nome “Ab Ovo” è, infatti, riferito ad un simbolico ritorno alle origini, alla fecondità primigenia dell’uovo.
Sarà Leonardo Persico ad accogliere i visitatori e mostrargli i brillanti gioielli e i scintillanti pezzi della collezione.
Avviandosi verso Piazza del Popolo, il cuore del borgo, in Via Valle inferiore 6 si scopre la galleria Spazio Mater. Per la proprietaria, Marta Angeli Coarelli, lo scopo di questo spazio espositivo, che ospita espressioni artistiche dinamiche e statiche, è quello di trasformare qualsiasi concetto in un linguaggio visivo puro, “scuotere quella staticità dell’involucro che cristallizza il contenuto”, farlo diventare un “luogo in o del movimento”.
Da qui viene il nome “Mater”, ispirato alla figura di “Mater Matuta”, dea dell’aurora e del risveglio. La rinascita è il centro dell’identità della galleria: da una parte volendo risvegliare il fervore artistico, in passato così forte a Todi, dall’altra ospitare ogni tipo di espressione artistica, da quelle più statiche a quelle performative, in modo che possano coinvolgere il pubblico nella realizzazione di un’opera d’arte totale. Un punto di incontro e polo di aggregazione di persone, idee e ricordi.
Con pochi passi si raggiunge Piazza Garibaldi dove, accanto al cipresso centenario, spicca Palazzo Pensi, con il suo ingresso cinquecentesco. Qui al piano terra si trova la galleria Bibo’s Place nata dall’incontro e dall’amicizia di Andrea Bizzarro (Bi) e Matteo Boetti (Bo), figlio del celebre Alighiero Boetti.
Il legame con la gallerista Giuliana Soprani Dorazio, li ha portati a scegliere quella che era stata la sede storica della sua galleria. Gli ambienti suggestivi creano un dialogo tra gli interni cinquecenteschi del palazzo, originali e fuori dal tempo, con i lavori più moderni.
Grazie alle diverse personalità dei fondatori le opere esposte nella galleria variano da maestri del Novecento a giovani emergenti, nella convinzione che non esistano cesure tra le diverse generazioni, ma continui rimandi.
Tra le opere d’arte esposte nelle sale, che si susseguono senza interruzioni, fino ad un balconcino di ferro battuto che guarda lontano, fino al monte Terminillo, si sono avvicendate quelle di artisti rilevanti per la storia dell’arte contemporanea come Alberto Burri, Mario Schifano, Carla Accardi, Francesco Lo Savio, Maurizio Mochetti e Pino Pascali.
Usciti da Bibo’s Place, imboccando la discesa di Corso Cavour, al civico 35 si trova il negozio di arte applicata, principalmente di gioielli di design, CV_DESIGN Il cerchio imperfetto, che custodisce al suo interno due anime: quella della grafica e del design di interni e quella delle opere fatte a mano.
Silvia Celindano (graphic designer) e Francesco Valenzano (graphic designer e interior designer) si propongono di intrecciare le loro idee usando diversi materiali come fil di ferro, pelli colorate e pietre dure. L’ecclettismo dei proprietari si rispecchia nella loro scelta di impegnarsi anche nell’insegnamento, dal 2016, presso lo IAC, Istituto Armando Curcio, un Istituto di Alta Formazione, specializzato nelle aree della comunicazione visiva e del design editoriale a Roma.
Scendendo le scalette di Via del Mercato Vecchio ci si ritrova nella piazzetta dove è protagonista lo spazio espositivo UNU- Uno nell’unico. La scelta di Carlo Primieri, il proprietario, è quella di lavorare solo con artisti verso i quali nutre una forte attrazione elettiva e, soprattutto, che vogliano confrontarsi con i particolari e difficili spazi di un ambiente quasi primordiale, sviluppato in altezza con tracce di tre epoche diverse: etrusche, romane e medioevali. L’invito agli artisti, dall’apertura nel 2013, è quello di creare installazioni site specific che riescano a seguire il ritmo sospeso nel tempo del prezioso ambiente archeologico.
Tra le esposizioni che si sono succedute negli anni ricordiamo quella di Alessandro Twombly figlio del celebre artista Cy Twombly.
Il percorso prosegue seguendo la discesa della collina, dopo la Porta della Catena, scendendo ancora di qualche passo, ci si imbatte, sulla destra, nel poetico vicolo della Madonnuccia. Qui ha la sua sede la Home Gallery Biganti, dove accogli i visitatori la padrona di casa Paola Biganti. La galleria è nata dopo il rientro di Paola dal Brasile, richiamata dal suo amore per Todi dove Il padre Edmondo, pittore e scenografo di Cinecittà, aveva vissuto prima di trasferirsi in Sudamerica.
Paola è cresciuta in Brasile, dove ha lavorato, anche lei, come scenografa di cinema e teatro, disegnatrice di gioielli artistici e pittrice. Dopo essere tornata a Todi nel 2017 ha deciso di creare uno spazio dove mantenere via l’arte della sua famiglia e di altri artisti.
Le ultime, ma non per importanza, gallerie d’arte da visitare in territorio tuderte sono più distanti dal centro cittadino e si possono raggiungere in auto.
Artenate è una galleria immersa nel verde, all’interno della Residenza Storica San Valentino, un’abbazia Benedettina del 1200 che oggi conserva in gran parte il suo aspetto storico, ma ospita sculture e opere d’arte contemporanea che si contrappongono elegantemente alla struttura medioevale.
In mezzo alle opere di artisti internazionali come Rabarama, Stefano Innocenti, Patrick Schumacher, Van den Berghe e Mazel & Jalix, si possono ancora intravedere i resti di un antico passato. Si racconta che sotto l’altare vi fosse una finestrella nella quale i fedeli con dolori al capo, infilavano la testa per ottenere guarigione. Oggi basta lasciarsi trasportare dalle lucide ceramiche o dalle realistiche statue bronzee per scordare qualsiasi malessere.
L’ultima meta di questo viaggio tra storia e arte è Palazzo Morelli, situato a Pantalla, ma con altre due sedi a Singapore e Dubai.
L’azienda è stata creata nel 2006 da Alessandro Ortenzi a Todi, per valorizzare le maestranze artigiane collegandole ai lavori più innovativi di architetti, interior designer e committenti privati. La galleria riserva il suo spazio al mondo del contemporaneo, proponendo una raccolta permanente e lasciando spazio anche per mostre ed eventi, con un occhio di riguardo verso le generazioni più giovani.
Tower Gallery:
Via Don Abdon Menecali 4
Telefono: +39 338 6133623
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Ab Ovo gallery:
Via del Forno 4
Telefono: +39 075 8945526|+39 348 4748778
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Spazio Mater:
Via Valle Inferiore 6
Telefono: +39 392 2186615
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Bibo’s Place:
Piazza Garibaldi 7
Telefono: +39 335 8420442
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CV_DESIGN Il cerchio imperfetto:
Corso Cavour 35
Telefono: +39 320 3327175
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UNU- Uno nell’unico:
Via del Mercato Vecchio 16
Telefono: +39 335 5883244
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Home Gallery Biganti:
Vicolo della Madonnuccia 16
Telefono: +39 331 944 3233
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Artenate:
Vocabolo S. Valentino 38/A
Telefono: +39 347 9427929
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Palazzo Morelli:
Via Tiberina 191 Pantalla
Telefono: +39 075 894 4888
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