Se vuoi visitare Todi in autunno, hai scelto il posto giusto! Lasciati ispirare da questo itinerario alla scoperta del nostro borgo incontaminato e ricco di esperienze da vivere.

In valigia non possono mancare: macchina fotografica, cappotto e tanto spazio. Ti spieghiamo dopo come riempirlo.

È sera, hai fatto un viaggio abbastanza lungo in macchina, finalmente hai portato i tuoi bagagli in hotel. È ora di cena e, sebbene il tempo sia uggioso, decidi di uscire e fare un giro per le strade acciottolate della città. Tra una viuzza e l’altra, trovi per caso quel ristorante che avevi salvato tra i preferiti su Tripadvisor. Ti siedi, una fiamma sinuosa in un vecchio camino in pietra si muove mentre dai un’occhiata al menù, e già ti senti a casa.

Per il piatto non hai dubbi: palomba alla ghiotta. Sai che è uno dei must della città e non vedi l’ora di provarla, soprattutto perché viene preparata in occasione della festa dedicata al patrono della città, San Fortunato. Sangiovese e tartine con il tartufo anticipano un bel piatto di pappardelle ai funghi. La serata si conclude con un tiramisù scomposto che è la fine del mondo.

Pancia piena, flashforward, è mattina. Il sole filtra timido tra le nubi e un po’ ti maledici perché “Diamine ma non poteva esserci bel tempo?”. Uno sbadiglio, prendi il cappotto e via. Piazza del Popolo ti aspetta con caffè fumante e brioche calda. Ti svegli insieme alla città che, piano piano, si prepara agli eventi del weekend. D’altronde, hai scelto Todi apposta.

La Disfida di San Fortunato: autunno e medioevo si incontrano catapultando la città in un tempo e in uno spazio che spesso sembrano perduti.

La mattina è ancora lunga, ti consigliamo di fare un salto al Tempio della Consolazione. Lo sappiamo, è mozzafiato. Le quattro cupole rinascimentali sono abbracciate da ocra, mattone e rosso vivo delle folte chiome circostanti. Qui ti consigliamo foto a profusione. Se proprio non vuoi essere prevedibile, ti basta proseguire verso il Convento di Montesanto per vedere un panorama insolito: i vigneti che si arrampicano sulla collina, infatti, si imbruniscono, creando delle splendide sfumature rossastre che infuocano campagna.

Tra uno scatto e l’altro si è fatto tardi, ma almeno il sole ha deciso di uscire timidamente, regalandoti una luce pazzesca per le foto. Ti incammini di nuovo verso il borgo, lo stomaco brontola, ma non vuoi sederti per pranzare. Passi davanti a un’osteria e prendi la torta al testo appena sfornata ripiena di cinghiale. E quasi ti commuovi, da quanto è buona. La mangi mentre le foglie secche scricchiolano sotto i tuoi piedi.

Nel frattempo, i preparativi sono quasi finiti e lo spettacolo sta per cominciare: più di 160 arcieri si sfideranno a mo’ di Robin Hood indossando gli abiti del passato, in una rievocazione storica completa di musica e ambientazione. D’altronde, Piazza del Popolo è una delle piazze medievali più grandi e ben conservate d’Italia.

Ti godi la gara, finché le gocce non cominciano a bagnarti il naso. In valigia non hai messo l’ombrello, sperando di scongiurare il maltempo e fallendo miseramente, quindi decidi di rifugiarti all’interno del Museo Civico – Pinacoteca, tanto avevi già fatto il biglietto online, compreso con la visita del Museo Lapidario.
Qui puoi sederti un attimo e contemplare la bellezza di opere raffaellesche senza pari, che non hanno bisogno di molte parole.

Si è fatta sera, la pioggia è cessata ed è il momento di tornare alla base. Sulla via ti fermi in quella pasticceria che hai visto su Instagram e compri non sai quanti pacchi di mostaccioli da smerciare in famiglia e con gli amici.

Una volta in hotel pensi a quante cose vorresti ancora fare, a quante cose vorresti mangiare, a quante cose vorresti vedere. Allora ti dici che l’unica soluzione è quella di tornare.

Todi, d’altronde, ti aspetta, sempre.