Avete mai pensato a cosa mettete in valigia poco prima di iniziare un viaggio?
Scommetto che oltre ai classici vestiti, spazzolino e generi di necessità vi sia scappato almeno una volta un libro, giusto per colmare eventuali momenti vuoti tra una passeggiata e una foto.
Oggi proviamo insieme a trasformare il libro e la letteratura nella vostra bussola, trasportandovi a Todi con le parole di altri.
Negli ultimi anni il settore del turismo sta spingendo sempre di più in direzione di un’esperienza unica da regalare al viaggiatore: tra le varie opzioni, compaiono sempre più spesso gli itinerari letterari, nati dalla volontà di coniugare paesaggio e cultura.
Todi si presta particolarmente bene anche a questo tipo di percorso unendo generi e periodi storici molto distanti tra loro.
L’autore che ci introduce alla città è Gabriele D’Annunzio con una poesia che fa parte della raccolta “Le città del silenzio” a fianco di altri centri urbani storicamente sede di vita raffinata e intellettuale.
La scelta di metterlo in testa non è casuale: come una sorta di proemio epico riassume in quattordici versi il cuore e l’anima di Todi, ricca di monumenti importanti come il Tempio del Bramante, e piena di storie che vogliono essere ascoltate.
D’Annunzio vi consegnerà, presso le mura esterne, alle mani del poeta simbolo di Todi, Jacopo de Benedetti, detto Jacopone da Todi.
Le “Laude”, e la sua poesia in generale, hanno un carattere fortemente religioso conservando una pesante critica alla natura umana e terrena che gli fece prendere posizione di fronte alla corruzione della chiesa.
Jacopone vi farà da Cicerone per le stradine del centro storico portandovi a scoprire i luoghi della sua vita. Rimarrete stupiti dal fascino di Palazzo Pongelli che un tempo fu la sua casa. Da qui si possono raggiungere facilmente la chiesa di S.Ilario e le fontane di Scannabecco che fanno parte del complesso. Addentrandovi nella città potrete ammirare il monumento eretto in suo onore collocato presso la scalinata della chiesa di S.Fortunato.
Scavando un pò più a fondo nel cuore della città potrete imbattervi nell’Historia Tudertine Civitatis, un trattato storico che con le sue leggende vi svelerà l’alone di mistero che avvolge il percorso dei sotterranei, con i suoi cunicoli e le sue gallerie che vi regaleranno uno scorcio differente.
C’è un’altra persona che non potete fare a meno di conoscere scegliendo Todi come meta, e questo viaggio potrebbe essere l’occasione ideale per scoprire Patrizia Cavalli, una delle poetesse più note del panorama contemporaneo italiano.
Nata a Todi e ispirata da questi luoghi, giostra la sua poesia in modo molto coinvolgente, senza lasciarsi andare in esercizi di stile esasperati preferendo l’evocazione, attraverso il comune, di ricordi personali che si rispecchiano anche nel lettore. Per la sua brillante carriera ha ricevuto nel 2019 il premio Jacopone da Todi.
Se voleste approcciarvi ai suoi lavori potete scoprire “Le mie poesie non cambieranno il mondo” (1974) e “Vita meravigliosa” (2020)
Patrizia Cavalli non vi condurrà in un luogo specifico ma sarà il filo conduttore, il nastro rosso, che vi legherà a Todi e alle sue meraviglie.